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- Pubblicato 08 Luglio 2013
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Storia di San Ciriaco Diacono e Martire
S. Ciriaco fu Diacono illustre della Chiesa di Roma con i Papi Marcellino e Marcello (296-309). In quei tempi il Diacono aveva molta parte nella Chiesa: predicazione, amministrazione dei santi sacramenti, aiuto ai poveri e agli ammalati. Perciò Ciriaco come Diacono operò numerose conversioni alla fede cattolica e guarì molti infermi; egli a Roma era conosciuto da tutti per il suo zelo, per la sua carità e per il suo amore al servizio dei bisognosi, tutto facendo per amore di Gesù Cristo.
Noi qui vogliamo ricordare tre fatti della sua vita a Roma. Quando Diocleziano costruì le terme a Roma, Ciriaco era uno dei cristiani che l'imperatore costrinse ai lavori. Ciriaco nei lavori ed in carcere si distinse per la sua carità ed il servizio. Poi, essendo Artemia, figlia di Diocleziano, ammalata e l'imperatore avendo saputo che solo Ciriaco potesse guarirla, lo fece liberare dal carcere e dai lavori e lo pregò di guarirgli la figlia. Ciriaco, commosso, guarì Artemia e ne cacciò il demonio che la affliggeva. In seguito a questo fatto Artemia volle il Santo Battesimo e Diocleziano donò al Diacono Ciriaco una casa a Roma. Anche la famiglia del re persiano Sapore aveva lo stesso male e Diocleziano con la moglie Serena, avendone avuta richiesta da Sapore, inviarono Ciriaco in Persia dove operò la guarigione di Giobbia, liberandola dal demonio. Essa stessa, il padre Sapore e molti persiani si fecerò battezzare. Sapore voleva regalare a Ciriaco molte ricchezze ma il Diacono non accettò e fece ritorno a Roma dopo 45 giorni di digiuno. Due anni dopo questo fatto Diocleziano morì e Massimiano, geloso e adirato per la conversione della sorella Artemia, fece togliere la casa a Ciriaco e lo fece incarcerare. Il pretore Carpazio non riuscì a far cedere nell'idolatria Ciriaco e i suoi compagni e dopo averlo legato sul cavalletto torturatore e versato pece bollente sul corpo lo fece decapitate insieme a Largo, Smaragdo ed altri compagni. A Torre Le Nocelle per quando si riscontra dai documenti, il santo è venerato dall'anno 1680 circa. Con il Cardinale Orsini (poi Papa) e benefattore della Chiesa di Torre Le Nocelle) e con il Principe Tocco di Montemiletto si ebbe incremento e grande sviluppo della venerazione di San Ciriaco in Torre Le Nocelle. Il Papa Orsini concesse l'indulgenza plenaria il giorno 8 Agosto ed il 16 Marzo a tutti coloro che visitavano il Santo con le dovute disposizioni. Tali indulgenze furono confermate anche dai Papi successivi. Egli è il Santo Miracoloso in Torre le Nocelle e nei paesi vicini e lontani delle province di Aavellino, Benevento, Foggia eccedera. La maggior parte delle Reliquie di S. Ciriaco si trovano a Roma sotto l'altare principale della Basilica di Santa Maria in via Lata (a 200 metri da piazza Venezia in via Del Corso. La Reliquia contenente il Suo Prezziosissimo Sangue, costudita per secoli nella Basilica S. Maria in via Lata in Roma, è stata trasferita il 15 marzo 1994 nel Santuario di Torre le Nocelle, dove viene venerata con grande fede e devozione, per disposizione del Cardinale Camillo Ruini, Vicario di Sua Santità Giovanni Paolo Secondo.
Il continuo della storia si può leggere nel libro "San Ciriaco Diacono e Martire" scritto da Michele Bianco e Carmine Capone.